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Salice

NOME COMUNE
Salice

NOME SCIENTIFICO
Salix alba

FAMIGLIA
Salicaceae

HABITAT
Tipico delle zone umide e paludose di tutta l'Europa continentale.

PARTE USATA
La corteccia.

PREPARAZIONE CONSIGLIATA
Estratto secco nebulizzato e titolato in acido salicilico min. 4% (Farmacopea Francese), la cui dose giornaliera va da 9 a 11 mg/kg, suddivisa in due somministrazioni meglio se dopo i due pasti principali.

COMPOSIZIONE CHIMICA
Contiene dei salicilati, che sono eterosidi di acidi fenolici, il principale dei quali è la salicina. Contiene inoltre dei flavonoidi, in particolare eterosidi dei flavonoli, e un po' di olio essenziale.

PROPRIETÀ TERAPEUTICHE
Azione antirematica: questa  pianta è tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà anti-infiammatorie, antifebbrili e antidolorifiche, legate al suo contenuto in salicilati. Viene infatti usata nel trattamento sintomatico delle manifestazioni dolorose articolari e muscolari, negli stati febbrili, nelle malattie da raffreddamento in genere e come antidolorifico in caso di cefalea, dolori dentari e dolori mestruali. La sua azione è dovuta al blocco della sintesi di sostanze presenti nell’organismo che favoriscono l’infiammazione, come ad esempio la prostaglandina E2 (PGE2) per interferenza con l'enzima prostaglandino sintetasi. La presenza di polifenoli nell’estratto di salice è importante e sinergica con la salicina nello svolgere un’azione antiossidante e in parte anche anti-infiammatoria. Alcuni studi in laboratorio indicano che l’estratto di salice titolato in salicina al 24% è almeno pari come effetto anti-infiammatorio a un’uguale dose di acido acetilsalicilico, con una tollerabilità migliore.
Uno studio ha valutato gli studi clinici oggi disponibili riguardanti l’efficacia del salice nel trattamento del dolore muscolo-scheletrico. Sono stati inclusi solo gli studi clinici controllati nei quali il salice veniva paragonato al placebo, inserendo 7 studi di buona qualità. Tre studi hanno indicato che l’estratto di salice era significativamente superiore al placebo nell’alleviare i dolori muscolo-scheletrici, uno studio indicava che l’estratto di salice era analogo in questo effetto a una dose di 25 mg/die di rofecoxib (un farmaco anti-infiammatorio) in pazienti con lombalgia. Tre studi hanno mostrato risultati solo discreti in pazienti con osteoartrite. In tutti questi studi si utilizzava un estratto idroalcolico di salice titolato in salicina, a una dose capace di fornire almeno 240 mg al giorno di salicina per un tempo medio di 6 settimane. Gli effetti collaterali registrati in questi studi erano sporadici e di entità lieve o moderata. Lo studio indica che una dose giornaliera di almeno 240 mg di salicina è ragionevolmente efficace nel dolore muscolo-scheletrico.

EFFETTI COLLATERALI
Non sono noti effetti collaterali rilevanti

CONTROINDICAZIONI
Va dato con cautela in pazienti allergici ai salicilati. Per prudenza non è consigliabile in gravidanza, durante l'allattamento e nel bambino di età inferiore ai 3-4 anni.

INTERAZIONI FARMACOLOGICHE
Non note a tutt'oggi